venerdì 22 ottobre 2010

Le feu follet

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Le feu follet è un film di Louis Malle del 1963, tratto dall'omonimo romanzo di Pierre Drieu La Rochelle.
Il protagonista è Alain, versione nera del dandy di Baudelaire che Drieu aggiorna allo spaesamento generazionale del dopo Prima Guerra Mondiale.
Ogni suo gesto è ribellione al mito del lavoro e della produttività.
Alain è padrone nel vuoto dell’esistenza della sua pelle, suicidandosi.
“La vita non andava abbastanza in fretta per me, io l’acceleravo”. Il suicidio è un paradossale ritorno alla realtà, un atto volontario e libero.
In una società ferita e lacerata dalla Prima Guerra Mondiale, incapace di risollevarsi dall’orrore e dal degrado, Alain, ribelle ed anticonformista rifiuta ogni convenzione e non trova più pace né salvezza in niente. Alain è negazione del sistema. Inquietudine, isolamento e claustrofobia pura.
Le donne che entrano ed escono dalla sua vita non sono altro che impotenti spettatrici di una storia esistenziale senza lieto fine.

4 commenti:

  1. bellissima la descrizione del film, brava.
    quanto a lui, il protagonista, inconsciamente (??) lo stimo e lo condivido.
    per la coerenza e per essere stato in grado di mettere fine ad un qualcosa che gli stava molto molto stretta..
    a presto

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  2. Thank you very much for your nice comment. It made me very happy! Brussels is a beautiful city that's true.
    Kisses and goodbye

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