martedì 3 gennaio 2012

Frühlla che ti passa!

Ebbene sì: il mio blog è fermo da un pò (orrore!), dopo viaggi, batticuori, ispirazioni, e tanto lavoro, decido di scrivere nel nuovo anno dando spazio ad una recente conoscenza e bellissima scoperta.
Frühling Design è un blog fresco fresco, nato qualche mese fa dalla mente di Simona, una ragazza italiana trapiantata a Madrid per lavoro, con l'intento di racchiudere e condividere i suoi innumerevoli interessi.
Così al motto di Veni, Vidi, Vintage, in Frühling Design troverete cucito, fotografia, viaggi, buona musica e filosofia low cost, quest'ultima intesa in tutti i suoi aspetti, a 360 gradi: abiti, accessori, scarpe, ma anche fidanzati (c'e' in giro dell'usato garantito davvero interessante) e lavori (considerato lo stipendio dell'autrice del blog).
Dopo il rifiuto del padre alla richiesta di mettere fuori dal portone di casa un contenitore giallo per la raccolta di abiti usati, Simona da 5 anni è nella capitale spagnola, dove va a caccia di mercatini improbabili lontani anni luce dal fashion system: nonne che svendono le mises della loro gioventù, merce accatastata, levatacce da caserma per assicurarsi le postazioni migliori davanti ai banchi, botte da orbi con gitane -concorrenza spietatissima- e señoras agguerrite: questo e altro ancora per accaparrarsi i pezzi ed i prezzi migliori, al fine di ridare loro nuova vita attraverso ritocchi sartoriali, per poi presentarli nel blog, complice un gruppo di fedelissime amiche/modelle che assecondano i desideri (e deliri, a detta dell'autrice) di Frühling Design.

Frühling on the road from Alexander Burgess on Vimeo.

Nel blog c'e' inoltre la sezione I did it my way che presenta abiti fatti a mano da Simona, che lotta contro l'impazienza a discapito della povera Singer, che di bocconi amari ne manda giù parecchi.
Gli articoli sono davvero originali e le foto ben fatte.
Adorabili i consigli su posticini da visitare durante i viaggi.
Un tocco di sana ironia (che non guasta mai) e buone colonne sonore condiscono il tutto.
Dulcis in fundo: qui la musette intervistata nientepopodimeno che dall'autrice in persona!
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