lunedì 6 luglio 2009

Piccola guida di Berlino/Luoghi

Scusate la pausa di qualche giorno, tempo di riordinare le idee ed eccomi di nuovo a scrivere.
Termino con una pratica (spero) lista di luoghi e simboli della città che mi hanno colpito ed emozionato.
Trovandomi con l'albergo nel Mitte (il centro della città) è stato facile seguire un percorso semplice:
da Friedrichstrasse,una via piena di negozi e boutiques alla moda (ci sono anche le Galeries Lafayette!), si passa per Checkpoint Charlie,
che era dal 25 agosto 1961 il punto di passaggio riservato agli stranieri, ai diplomatici ed ai soldati.
Divideva le due parti della città ,l'est controllato dai russi e l'ovest dagli americani.
Era in settore americano, ma a partire dal 1962, rappresentanti britannici e francesi si affiancarono.
Checkpoint Charlie scompare il 22 giugno 1990.
Il museo di Checkpoint Charlie illustra dal 1963 la storia del muro, pur organizzando esposizioni sull'arte ed i diritti dell'uomo.
Interessante la mostra fotografica gratuita allestita nelle vicinanze, sulla storia del Muro, dalla sua costruzione (agosto 1961), alla sua demolizione (novembre 1989).
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L'East Side Gallery è una sezione del muro di Berlino lungo 1300 m.
Il lato Ovest del muro venne usato per pitture murali ed è quindi molto caratteristico, si tratta della più grande galleria 'open air' del mondo e venne aperta nel Settembre 1990.
118 diversi artisti provenienti da 21 paesi si sono esibiti nelle loro creazioni artistiche sul muro.
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Considerata come il più bell'esempio di architettura neoclassica a Berlino,
la piazza di Gendarmenmarkt è famosa per la maestosità delle sue costruzioni e la sua simmetria.
La costruzione delle due chiese fu voluta da Federico I.
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Porta di Brandeburgo-
Munumento simbolo di Berlino.
Questo monumento allineato nell'asse che attraversa Berlino da Est a Ovest, simbolizzò sequenzialmente la potenza dell'impero prussiano, la divisione dell'Europa (il muro di Berlino passava a suoi piedi) e la riunificazione.
Ai piedi della porta di Brandeburgo, Pariser Platz ha cancellato le tracce di mezzo secolo di rovina.
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Judishes Museum-
il Memoriale dell'Olocausto.
Percorso multimediale di suoni ed immagini sulle vicende delle deportazioni.Ambientazioni che cercano di ricordare per architettura e materiali strutturali, le celle.
Forte senso di alienazione reca la passeggiata nel giardino dove si ergono colonne di cemento.
E' a qualche decina di metri dalla Porta di Brandeburgo.
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Postdamer Platz-
Una delle piazze più belle della città.
Posto mitico di Berlino, emerge dal nulla, dove è stata immersa per mezzo secolo in seguito alle distruzioni della guerra e la rottura della divisione.
Potsdamer Platz fu all'origine soltanto un centro alle porte di Berlino le cui strade conducono a Charlottenburg, Schöneberg e Potsdam.
Con l'industrializzazione del XIX secolo, il centro si fa assorbire dalla città, alla stretta nei suoi confini.
Vi si costruiscono Potsdam, Anhalt e gli hotel, ristoranti e caffè a delimitare l'area.
Dalla riunificazione, Potsdamer Platz trova la sua funzione di centro strategico e di finestra sulla città.
Infatti, la maggior parte delle grandi imprese tedesche e straniere decide di installare le proprie sedi sociali.
Tutti i progetti sono oggetto di gare d'appalto e di contributo di portata internazionale.
L'architetto Renzo Piano è stato designato per condurre la riorganizzazione del Potsdamer Platz.
Fra le costruzioni che più colpiscono, si possono citare quelle di Daimler Benz disegnate da Hans Kollhof, di Sony concepito da Helmut Jahn e di ABB secondo i piani di Giorgio Grassi.
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Sophienstrasse-
La via Sophienstrasse era originalmente la via principale della zona. È stata ricostruita durante gli anni '80.
Ora queste costruzioni neoclassiche affascinanti del diciottesimo secolo alloggiano arti differenti e ospitano laboratori, studi, boutique insolite e le gallerie d'arte.
Due cose particolarmente interessanti: la costruzione al n. 18 e
il portone principale della casa al n. 21 che conduce in una lunga serie di cortili interni.
Isola dei Musei-
Scoprirete a Berlino uno dei più vasti complessi museografici dell'Europa:l'isola dei musei, che comprende le più grandi civilizzazioni dell'antichità.
L'isola è un progetto ambizioso di costruzione di un complesso di musei, riuniti su un'isola, l'isola dei musei appunto(Museumsinsel), che conta al totale cinque costruzioni distinte: l'Altes Museum, l'Alte National, il Neues Museum, il Bode Museum e il Pergamon Museum.
Bella la passeggiata che costeggia il fiume, la sera tutto intorno si riempie di tanta gente che frequenta i vari localini e ristoranti della zona.
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Alexanderplatz-
Luogo da dove è partito il movimento che ha portato al crollo del muro di Berlino. Oggi presenta ancora molto spazio in cantiere.
Al centro la fontana dell'amicizia tra i popoli.
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Rosenthal strasse-
via in cui si trovano negozietti di moda tipicamente berlinese, abbigliamento indipendente ma anche marche internazionali.
Carini e numerosi bar dall'atmosfera retro' e francese.
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Prenzlauer Berg- Quartiere pieno di locali, anche se non è l'unico dove si accentra la vita notturna dei berlinesi.
Oranienburgerstrasse-
via che pullula di giovani e artisti, in questa via si trova anche il Tacheles, famoso centro sociale che rischia la chiusura poichè al suo posto si vuole costruire un albergo a 5 stelle.
Il termine "Tacheles" deriva dall' Yiddish e significa "testo libero",
o anche "parla chiaro".
La scelta del nome è basata sulla censura di stato della DDR riguardo gli artisti, limitati nell'espressione e costretti a celare il vero significato delle loro opere. La scelta dell'Yiddish è probabilmente dovuta al fatto che la struttura si trova nel vecchio quartiere ebraico berlinese.
Trovate sul sito del centro sociale tutte le informazioni su questo magnifico laboratorio d'arte e la petizione da firmare per non farlo chiudere.
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Kreuzberg- Quartiere storico della Berlino alternativa anni 80/90, ora quartiere turco. Merita una visita, sembra tutto ovattato, quasi una cittadina a parte. Era il quartiere propulsore del movimento punk-alternative nel mondo.
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Una meta da non perdere se volete confondervi con i berlinesi: al Curry36 , Mehringdamm 36, il vero wurstel da gustare con patate o crauti, rigorosamente al curry.
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Conclusioni:
Berlino è un cantiere aperto, una città a misura d'uomo, giovane, moderna, dove sono tangibili il fermento culturale, artistico e anche imprenditoriale.
Una città che ancora fa i conti con il passato ma con la voglia di crescere e svilupparsi sperimentando, arricchendosi con le diversità culturali interne.
Una città multiculturale e proiettata al futuro.
Tornata qui, un'amara considerazione:
ah, come mi sento un pesce fuor d'acqua.

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