Certo,basta un minimo di auto-informazione (e per auto-informazione intendo documentarsi utilizzando le numerose fonti di cui siamo forniti nel 2009) e viene voglia di buttare il televisore dalla finestra.
Alcuni "elementi" (li chiamo cosi' perchè non possono essere definite persone,preferisco considerarle entità astratte,mi fa soffrire di meno,e non faro' nomi,dato il penoso regime che stiamo vivendo nel nostro paese) considerano l'italiano medio un sempliciotto che ama stare davanti la tv a cibarsi di lolite smaliziate,donne frustrate sentimentalmente e professionalmente,sceneggiate napoletane alla Mario Merola,quiz con soldi che escono dai pacchi,asini che volano,coppie finte,machi finti,siliconate,cornuti e mazziati.
Dove sono finite le trasmissioni culturali di una volta?
Ci sono piu' giornalisti come Enzo Biagi in televisione?
I telegiornali sono diventati degli shows,e molti giornalisti sono ridotti a macchiette in cerca di ascolti.
I veri giornalisti,quelli che informano,che difendono la libertà di espressione,di stampa,di informazione,sono relegati a scrivere su propri blog,organizzandosi come succedeva tra i Carbonari ai primi dell'800.
Penso a quel giornalista di origini siciliane,vera occupazione=zerbino,che si gongola perchè il suo padrone gli da uno zuccherino ogni tanto.In un buco nero dovevano spedirti!Altro che satellite.
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